
Bellitamburi
Antonio BRuno & Bellitamburi
Great world music from Basilicata (or Lucania)
roots.
Acoustic and electronic sounds from Yesteday to future.
Antonio Bruno (songwriter):Vocals, guitar, basses
Giorgio Bruno: Percussions and drums
Tonino Panico: Saxes
Peppe Rinaldi : Keyboards
Simone Laurenzana : drums
Tell me about your history? How did you get where you are now?
antonioBruno&bellitamburi
Il gruppo nato nel 1997 a Potenza dall'unione della musica popolare fino a quel momento sperimentata, suonata nei concerti e ricercata in nuove forme. dall' incontro e dalle collaborazioni prima solo a Potenza poi a Firenze e nel napoletano dove il gruppo ha tenuto concerti con vari line up oltre al quartetto, musicisti come Toni Esposito, Antonio Infantino tra i compositori,Mamadou Djagne griot senegalese insieme a Farbah Diouf professore cantastorie, i musicisti dell' art College of Ontario Jazek Karlowsky chitarrista e Jay Moore percussionista canadese Hip Hop, il poeta americano di Detroit Anthony Marchese e infine Tonino Panico, sassofonista campano di valore e Peppe Rinaldi, tastierista progressivo del gruppo insieme a noi da piu' di due anni. Oggi anche Simone Laurenzana, talentooso batterista potentino che aiutera' GiorgioBruno nella ricerca del ritmo
perfetto (se esiste).
Il complesso musicale, parte dalle tradizioni piu' genuine della musica popolare lucana, sperimenta nuove e diverse sonorita' anche attraverso l'utilizzo di strumenti musicali autocostruiti.
L'obiettivo e' una ricerca timbrica e compositiva senza pregiudizi accompagnata a dei testi spontanei ed emozionali. Studio ricerca e concerti sull'evoluzione dei canovacci popolari in uso in Basilicata e nelle regioni limitrofe.
Tutto questo sulla base di scansioni ritmiche tradizionali ricavati da tarantelle, pizziche tarantate, ballate ed altri composti e ritmi che abbiano comunque delle basi ossessive ed ipnotiche.
Progettualita' che si arrampica su vette di spregiudicate sintesi di linguaggio.
Have you performed live in front of an audience? Any special memories?
In Italy and Europe (Germany,switzerland,france)
Brazil (2 dates in Rio de Janeiro and Sao Paulo in 2001)
Your musical influences
South Italy and wolrd music
What equipment do you use?
Computers (HP, Acer)
Kurzweil,Korg, virtual instruments ecc.
Anything else?
Pensiero musicale e concettualita'
ovvero
Il piccolo ballo della Taranta.
Alla regolarita' della distribuzione concettuale, corrisponde una irregolarità nella scansione metrica.
Ogni ciclo offre andamenti ritmici diversi e complessi, con frequenti incontri di accentuazione ravvicinata, che danno movimento al percorso musicale della nuova tarantella.
la musica:
E' importante sin da ora stabilire che non esiste un modello di scansione del ciclo di terzine, che anzi si caratterizza proprio per la varieta' e la liberta' dell' accentuazione con accenti fissi, frutto di complicate combinazioni usate di volta in volta a seconda del significato intimo dl testo e del colore della musica.
La tarantella ha corrispondenza certa con un dato colore, e che anzi ad ogni colore corrisponde un modo e che ognuno (7 in tutto come i colori dell'arcobaleno)ha in se, oltre il modo ed il colore anche una danza associata,con i suoi movimenti ed i suoi significati.
La stessa frase contiene messaggi chiari ed oscuri (o meglio arcani) e comunque a piu' livelli,
Parafrasando Leopardi la musica (quella vera) si rivolge ad una sorta di secondo ascolto, come la poesia è materiata del "secondo sguardo": l'occhio vede un mulo su un campo di grano e l'occhio interiore accolsta l'immagine dell'animale e del campo ad altre immagini che la memoria gli suscita davanti,su questo sguardo della memoria suscita la poesia; così l'orecchioh ascolta una successione di suoni e di ritmi, ma l'orecchio interiore associa a quella successione nongia' immagini, bens' arcaici rapporti di suoni e tali rapporti, a prescindere dai pregiudizi sonori che vanno scardinati, si addensano in una geometria di relazioni sonore che sembra costruire lo specchio di un ordine segreto: in questo specchio la memoria proietta il proprio irrequieta desiderio di un ordine che il mondo si ostina a negarle, e la musica, come ogni altra arte, diventa la memoria di un desiderio (l'incanto), la realizzazione sonora dell'ordine che l'esperienza (il disincanto) smentisce.
la poesia: Si canta l'amore e l'eroe della libertà
Il poeta dialettale per accedere allo spazio letterario deve a sua volta fasi letterato, rinnegare la sua origine altra di emarginato ed assumere quindi procedimenti e forme del campo che invade.
Il livello inferiore non puo' aspirare ad occupare quello superiore se non identificandovisi e se non assumendone i vezzi d i vizi, magari parodiandoli ma entrando comunque nei suoi spazi.
La cultura dominante domina,perchè non permette ad altre culture di sostituirla che accettando le sue regole,obbligandole a loro volta a farsi dominanti. Nella storia dell' arte come in politica non si danno alternative, ma solo successioni di potere, e questo succede anche nei movimenti e nel loro evolversi.
Ma solo il nuovo sopravvive,nostalgie e rimpianti non hanno mai prodotto nulla di significativo(a Monteverdi, i suonatori di archi, alla richiesta del tremolo,mai eseguito prima, risposero con una risata. Ma poi solo dopo si accorsero quanto funzionava!).
Altro discorso è quello del rapporto con la tradizione: il nuovo si genera in tale rapporto.
La musica procede per mutamenti, non per devastazione anche se certi mutamenti potrebbero sembrare delle devastazioni in un primo momento.